Il Sorriso di Demetra a Calatafimi Segesta. Tra mito e manifestazione, Made in Sicily

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Calatafimi Segesta | IL SORRISO DI DIMETRA: TRA MITO E MANIFESTAZIONE

Il Sorriso di Demetra a Calatafimi Segesta
Tra mito e manifestazione, Made in Sicily

Si è conclusa con grande entusiasmo a Calatafimi Segesta la manifestazione Il sorriso di Demetra che ha raccolto tanta partecipazione di turisti

di Valeria Treccase

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Si è conclusa con grande entusiasmo a Calatafimi Segesta la manifestazione Il sorriso di Demetra che ha raccolto tanta partecipazione di turisti concedendo l’opportunità di un esperienza made in Sicily unica a contatto con la natura e la tradizione del luogo, mentre per chi della zona, un viaggio nei colori e profumi del passato, conducendo i propri figli a conoscere dal vivo antiche usanze e storie. Iniziativa voluta dalla Pro Loco Calatafimi Segesta, con l’adesione di diverse associazioni di Calatafimi, tra cui Bosco Angimbè e le sue guide turistiche, TipicaMente e i suoi carretti siciliani e contadini, LIDA protezione civile e l’azienda agricola Campisi che ha deliziato i palati offrendo la degustazione di busiate fresche preparate durante la manifestazione, con la farina di biancuccia, ottenuta dal grano delle colline di Calatafimi coltivato e raccolto rispettando tradizione e genuinità come gli antichi tramandano, una delle poche aziende nella zona di Trapani che si distingue per non trattare con sostanze chimiche e rispettare il territorio, orientata alla permacultura. La manifestazione dedicata alla dea Demetra, oltre al trekking orientato per la visita al mulino, le danze e musica tipiche siciliane, la dimostrazione della raccolta del grano all’antica, le varie degustazioni a km0, tra cui una squisita ghiotta a base di babbaluci, è stato anche un momento teatrale grazie ai ragazzi della Compagnia di Roma interpretando la storia del mito che di seguito sarà raccontato, buona lettura!

Un pò di storia Insieme agli altri dei dell’Olimpo vivevano la dea Demetra e la sua amata figlia Persefone detta anche Kore. Un giorno, mentre raccoglieva dei fiori, Persefone fu rapida da Ade, dio degli Inferi, innamorato di lei. Demetra corse per tutto il mondo alla ricerca della figlia, per poi scoprire di essere stata tradita dai suoi stessi simili; così si vendicò e gettò una grave carestia su tutta la terra. Zeus, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, ordinò ad Ade di rendere Kore alla madre. Ade la fece tornare subito, ma con un inganno nascosto… La terrà ritornò fertile, ma ogni anno per sei mesi Kore sarebbe dovuta rimanere nel regno dei morti, e così Demetra decise che nel mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata, dando origine all’autunno e all’inverno, mentre nei restanti sei mesi, in cui Persefone sarebbe ritornata alla luce, la terra sarebbe rifiorita, dando origine alla primavera e all’estate. Un mito, tanti significati Demetra (in greco Madre terra o Madre dispensatrice) è sorella di Zeus e nella mitologia greca è la dea del grano, dell’agricoltura e della panificazione, artefice del ciclo delle stagioni, della vita e della morte, protettrice del matrimonio e delle leggi sacre. Si tramanda che gli antichi credevano che se la dea sorrideva, era di buon auspicio per il raccolto, che sarebbe stato prosperoso. Qualche aneddoto Demetra viene solitamente raffigurata mentre si trova su un carro ed è spesso associata ai prodotti della terra, come fiori, frutta e spighe di grano. A volte viene ritratta insieme a Kore. Secondo il racconto, mentre stava cercando la figlia, Demetra assunse le sembianze di una vecchia e fu accolta dal re di Eleusi nell’Attica. Lui le chiese di badare ai suoi due figli, Demofoonte e Trittolemo. Demetra decise di insegnare a Trittolemo l’arte dell’agricoltura, così, sotto la sua protezione egli volò per tutta la regione su di un carro alato per insegnare a piantare e mietere i raccolti a tutta la Grecia. Cosa c’è da imparare Questo mito ambientato in Sicilia ad Enna nei dintorni del lago di Pergusa, spiega l’origine delle quattro stagioni e della loro alternanza, è anche un esempio di tenacia femminile.

Domenica 17 luglio 2016

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