Le interviste a trecentosessanta gradi

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aperitivo con... helena russo

Le interviste a trecentosessanta gradi

La rubrica a cura di Salvo Ferrara, ospite di oggi Helena Russo

di Salvo Ferrara

Locandina
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Torna l'appuntamento con la rubrica Aperitivo Con..., le nostre interviste a 360 gradi. Oggi vi vogliamo far conoscere meglio l'insegnante di danze orientali, nonché direttore artistico dell'Asd Hathor Orientale Dance and Music studio Sicily Helena Russo.

Helena ci racconta la genesi della sua passione, ci parla della sua carriera, dei suoi progetti futuri e della terza edizione del Festival Internazionale di Danze Orientali ARIA.

Raccontaci come nasce la tua passione verso le Danze Orientali…

Nasce casualmente, come un’evoluzione della passione che già avevo per la danza, sin da piccola. Ho trovato nelle danze orientali, ed in particolare nell’interpretazione della musica mediorientale, il mio modo di espressione. Più passa il tempo e più mi avvicino alla danza e alla cultura mediorientale, più capisco che per rispetto di quest’arte occorre non smettere mai di approfondire gli studi, di viaggiare. Per cui la mia evoluzione definitiva, allo stato attuale, è la voglia di continuo approfondimento di tutto ciò che ha a che fare con la danza orientale: la musica, il folklore, la cultura mediorientale. D’altronde per un artista lo studio e la ricerca sono cibo per la propria arte. Dopo l’apertura della mia scuola HATHOR ad Alcamo, tutto ciò è accompagnato da un senso di responsabilità nei confronti di tutte le allieve che vengono a studiare nella mia scuola, provenendo da Partinico, Mazara, Trapani, Castellammare, Calatafimi, Balestrate, Trappeto, ecc. Voglio che la scuola continui ad essere un punto di riferimento per lo studio della musica, cultura e danza orientali, per questo ogni insegnante è specializzato nel proprio settore e nulla è lasciato al caso.

Il tuo segreto?

Ricordo il mio primo giorno di danza, quando avevo sei anni. Ritengo che per arrivare a un buon punto il segreto sia non smettere mai e poi mai di danzare, nemmeno per un semestre, finchè la danza non inizia a far parte di te e finchè non saresti la stessa senza la danza. Sicuramente per diventare dei professionisti, occorre fare dei sacrifici, delle scelte e puntare con tutte le prprie forze ad una strada che non si sa se mai arriverà. Ma questa è sempre stata la vita dell’artista. E comunque, mi ritengo ancora all’inizio.

Parlaci un pò della terza edizione del Festival internazionale di danze orientali che stai organizzando…

Il festival internazionale di danze orientali ARIA quest’anno si svolgerà a Partinico presso la location del Baglio Rakali, dal 4 al 6 dicembre. L’organizzazione è della mia scuola HATHOR. Durante i 3 giorni del festival ballerine da tutta la Sicilia e non solo, avranno la possibilità di approfondire i propri studi con grandi maestre da tutto il mondo, oltre che confrontarsi durante la competizione internazionale che quest’anno avrà anche una sezione live, dal momento che i brani saranno direttamente cantati dal vivo da Mickael Jamal dal libano, molto famoso nel nostro settore. Oltre alle lezioni, ci saranno degli show aperti al pubblico. La cena di gala, è la serata dello show internazionale in cui io, mi esibirò insieme agli insegnanti del festival ed altro ospiti speciali, che stimo e che ho avuti modo di conoscere durante i miei viaggi.

GRUPPO DALUNA di Termini Imerese, ha vinto il primo premio alla competizione della scorsa edizione, MONICA RAGA da Valencia, vincitrice della borsa di studio ARIA presso il festival AINI YA AINI in Spagna, Sara Marconcini da Firenze, Silvia Brazzoli da Crema, Eleonora Nidal da Roma, Jasmine Shoroq da Barcellona, Mickael Jamal dal Libano e ancora le insegnanti Magda dall’Egitto, Jinhee Kim dalla Korea, Hannyah dal Brasile, Antonia dalla Spagna, Kahina dalla Spagna, Angelina dalla Spagna, Sara Pappalardo da Catania, Giulia Lanzarotta da Catania. Sempre la sera del 5 dicembre, durante il gala, si terrà la sfilata della nuova collezione di costumi di danze orientali, di Polina Ekushova, stilista russa che al momento è tra le più conosciute al mondo. A tal proposito è possibile da venerdi a domenica, dalle ore 10 alle ore 17.30 visionare non soltanto i costumi di Polina ma anche i completi da lezione di Tina Kamala, esposti al baglio rakali. Inoltre il 6 dicembre, ad Alcamo, terremo l’Hafla di chiusura presso l’alter ego, per festeggiare insieme a tutte le insegnanti siciliane, la nostra danza,

Per ottenere info per la partecipazione alla cena di gala, contattare la scuola al numero 3290466490 prima di giovedi 3 dicembre

C’è un particolare delle precedenti edizioni che ti è rimasto impresso?

Ciò che mi resta impresso e che in genere riscontro in ogni festival in cui mi trovo, è come decine e decine di donne e bambine siano mosse tutte dalla stessa passione per la nostra danza, e siano cosi tutte unite, pronte e guidate dalla voglia di imparare e condividere l’amore per la danza in quelle giornate di festa e di studio.

Cosa ti aspetti dalla nuova edizione?

Condivisione sempre più forte. Spero che ogni anno di più venga trasmessa la vera essenza della danza orientale allo spettatore. Questo è uno dei motivi per cui mi ostino a organizzare il festival ARIA nella nostra zona in cui la danza orientale è arrivata da pochissimo e non è ancora molto conosciuta.

Progetti per il futuro e sogni nel cassetto?

Tra i progetti c’è sicuramente la voglia di continuare a viaggiare e conoscere luoghi e culture diverse grazie alla danza. Se tutto va bene, anche per la politica, da qui all’8 gennaio sarò in Spagna, India e Israele, per poi continuare nel nuovo anno con altre destinazioni. Il mio sogno in fondo si è in parte avverato, con l’apertura della scuola e con i mille viaggi in programma che sono linfa vitale. Ora devo coltivarlo per diffondere l’amore per la danza orientale e far si che sempre più donne e bambini si avvicinino ad essa, soprattutto adesso che gli insegnanti competenti e che si aggiornano sono più di quelli improvvisati e che quindi possiamo dare un’immagine reale della nostra arte. I festival servono anche a questo, sono dei punti d’incontro per crescere professionalmente. Spesso nelle partenze mi seguono le mie allieve e lo scorso anno in Germania, una di loro è arrivata sesta alla competizione a cui ha partecipato. Nelle prossime e imminenti partenze probabilmente ci sarà una mignon a seguirmi. Nell’ultimo anno le allieve della mia scuola sono cresciute del 100% e l’età varia dai 4 ai 60 anni, le motivazioni che le spingono a seguire i corsi di danza orientale sono svariate (per motivi fisici, per ritrovare autostima, per divertimento, non solo per motivi artistici) … questa per me è una cosa bellissima.

Lunedì 30 novembre 2015

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