di Selene Grimaudo
Si sono conclusi i festeggiamenti in onore di Maria SS. dei Miracoli patrona di Alcamo il cui culto risale al 21 giugno 1547, data in cui si narra che alcune popolane, mentre lavavano i panni, assistettero all’apparizione di una Signora e furono colpite da sassi miracolosi che sanavano le ferite e guarivano dalle malattie. Da allora la Madonna dei Miracoli divenne la santa patrona della città di Alcamo, in sostituzione del Santissimo Crocifisso. Quest’anno in concomitanza con la festa patronale, l’elezione del neo sindaco ha reso la festa un pò più interessante stimolando la curiosità di vedere il giovane Domenico Surdi, con la fascia, effettuare la sua prima «calata» verso il Santuario della Madonna dei Miracoli, alla quale partecipano anche le autorità civili e religiose della città, preceduti dal gonfalone della città di Alcamo. Anche la processione del simulacro della Madonna ha visto, al seguito, un sindaco sorridente e già benvoluto per la sua semplicità e la sua giovane età, che ha ufficializzato il suo esserci con una passeggiata devozionale istituzionale e dovuta, tramite la quale ha avuto modo di osservare gli alcamesi e che a loro volta lo hanno osservato con sguardi benevoli, sorridenti, dubbiosi, paterni e materni, speranzosi, esitanti, fiduciosi, perplessi, sguardi che scrutavano il suo viso in attesa di vedere un accenno sul futuro di Alcamo, immaginando cosa succederà da qui ai prossimi mesi. Con quasi il 75% dei voti Domenico Surdi è diventato sindaco al ballottaggio con ABC (Alcamo bene comune) con il candidato Sebastiano Dara con poco più del 25% delle preferenze, anche se il dato del 40% di astensionismo dovrebbe fare riflettere. Su 40327 elettori aventi diritto, il 40,15% è rimasto a casa o si è impegnato in altre attività piuttosto che esprimere una preferenza rinunciando, per motivi vari, al diritto di voto e lasciando al 59,85% la volontà di scegliere un sindaco. Questo fa riflettere. In ogni caso, la vittoria schiacciante di M5 ad Alcamo, lo rende definitivamente un comune a «5 stelle» ed ora che Domenico Surdi è diventato il sindaco di tutti, gli alcamesi si aspettano e in ogni caso sperano che il nuovo sindaco con la sua squadra assessoriale e con la maggioranza in Consiglio comunale, possa lavorare per il bene della città di Alcamo. Si conclude così, anche questa vicenda politica difficile e travagliata che parte da lontano, che ha visto un anno esatto di commissariamento con il Commissario straordinario Giovanni Arnone e che approda al nuovo sindaco di Alcamo. Passata è la festa… e finalmente gli alcamesi, sollevati e avendo assistito alla fine dei festeggiamenti dedicati alla Madonna, «scendono» al mare, si trasferiscono nella residenza estiva di Alcamo marina dando l’avvio alla stagione estiva (condizioni atmosferiche permettendo). Uno dei significati della nota espressione dialettale «passata la festa gabbato lu santu», è che una volta passata la festa ci si dimentica della sua esistenza e la vita prosegue normalmente. Quello che, invece, noi alcamesi vogliamo a festa finita è che la nuova amministrazione applichi, con la stessa grinta mostrata durante la festa della campagna elettorale, azioni e interventi a beneficio della città di Alcamo, senza scoraggiarsi per le tante ed inevitabili difficoltà che troveranno all’interno della macchina amministrativa che forse non immaginavano e che adesso conosceranno. Buon lavoro.
Giovedì 23 giugno 2016
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