Grande performance Allievi dell'Inda. Spettacolare il lavoro di Matteo Musumeci

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Calatafimi Segesta | grande performance allievi dell'indA

Grande performance Allievi dell'Inda
Spettacolare il lavoro di Matteo Musumeci

Al teatro Antico di Segesta continuano gli Eventi di questo Cartellone duemilasedici

Redazione Online

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Al teatro Antico di Segesta continuano gli Eventi di questo Cartellone 2016. Due gli appuntamenti che hanno caratterizzato questo fine settimana e che hanno coinvolto piacevolmente il pubblico presente. Sabato la prima delle Tragedia in Cartellone. Sul palco si sono esibiti gli allievi dell’INDA di Siracusa che insieme al regista, Paolo Magelli, hanno preparato Elettra di Euripide, lavorando su una traduzione del testo classico di Magelli. Una performance davvero particolare e che ha riscosso il favore del pubblico presente che ha sfidato anche il freddo. Grande presenza scenica, interpretazione magistrale. Un’Elettra convincente da rivedere. Bravi gli interpreti da: Virginia La Tella a Alessandro Burzotta, Corrado Drago, Andrea Cannata, Alice Fusaro, Valerio Aulicino, Desirée Giarratana, Francesco Torre, Marcello Gravina, Giulia Valentini, Carla Cintolo, Riccardo Masi, Cinzia Coniglione. 

Domenica sera poi di scena è stato: IL CIRCO MAGICO lo spettacolo proposto dalla Società catanese amici della musica. Una produzione del compositore catanese Matteo Musumeci (figlio di Tuccio Musumeci), su libretto di Gianni Clementi, il quale scrive che: Il Circo magico nasce su una composizione musicale di Matteo Musumeci, che mi onora di partecipare a questo ambizioso progetto, proponendomi di scrivere la drammaturgia dell’Opera. Sulla base delle suggestioni provate dall’ascolto delle arie musicali, ho tentato di creare un immaginario percorso mescolando la tradizione italiana della commedia al realismo magico di Marqueziana memoria. Per questo che il Bastimento, diretto verso il Sud America, diventa il luogo deputato, dove gli artisti di uno strambo Circo, in cerca di fortuna, raccontano i loro tormenti, ma anche la grande speranza che li attende al di là dell’Oceano. Un Circo povero ma straordinario, formato da scugnizzi cresciuti in fretta, da Donne Mangiafuoco, da maldestri Lanciatori di coltelli, da desolate Colombe della pace, da Equilibristi in cerca del loro cuore. E il cuore ha una grande importanza nel nostro magico Circo. L’ensemble strumentale è stata diretta da Antonino Manuli. In scena Vito Imperato, al violino, Giuseppe Giacalone al contrabasso, Giuseppe Casano al clarinetto e clarinetto basso, Angelo Valastro al fagotto, Gioacchino Giuliano alla tromba, Vincenzo Paratore al trombone e infine Ivan Minuta alle percussioni. Due le voci recitanti: Carlo Ferreri e Evelyn Famà. 

Tanti gli appuntamenti di questa settimana a partire da stasera a Calatafimi. Borgo Antico – Chiesa San Michele – 18 luglio, ore 21.00 il Teatro al territorio CONCERTO PER CHITARRA Esecutore: Giuseppe SpallettaSolista dell’Istituto Superiore di Studi Musicali A. Toscanini di Ribera Teatro Antico – 19 luglio, ore 19.30

GIOVANNI E PAOLO Aldilà di Falcone e Borsellinodi Alessandra Camassa Regia: DARIO GAROFALO Con: Gaspare Balsamo, Dario Garofalo, Giusy ZaccagniniScene: Lucia Mammana, Sara Pellegrini Costumi: Aurora Damanti, Letizia Mascagni Direzione artistica: Cinzia MaccagnanoSostenuto e promosso da Associazione Nazionale Magistrati – Trapani Note: Siamo nella Casa degli Uomini Eletti. Qui si trovano tutti coloro che in vita si sono distinti per coraggio, onestà, dedizione al lavoro, ma che non sono stati uomini perfetti. Non è dunque il paradiso. In questo luogo metafisico, che pochissimo profuma di santità, due personaggi si rincontrano dopo molto tempo. I toni tra i due rivelano subito un’amicizia interrotta, un legame bruscamente spezzato. L’imbarazzo iniziale, i difetti di comunicazione, lo sgomento, lasciano gradualmente il posto al ricordo di un senso della vita condiviso e fanno via via spazio all’opportunità di una identità nuova, slegata dalla materia, più alta, più sincera e libera dai vincoli del tempo. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due personaggi di questa pièce, sono trattati al di qua di ogni tentazione agiografica o mitizzante. Attraverso le voci di dentro di Giovanni e Paolo, il teatro si offre nella sua straordinaria funzione di luogo privilegiato in cui è possibile, seppure per una manciata di minuti, vedere contemporaneamente la maschera e il volto, quello che si conosce insieme a quello che si può solo immaginare, ciò che è insieme a ciò che non è più. 

Teatro Antico – 20 luglio, ore 19.30 Accademie a Segesta Fondamenta Scuola di Teatro L’ORESTIADE DI PASOLINI, 1960

Messa in scena: SERGIO BASILECon: Asiei Michela, Balbi Antonio, Braguzzi Gregorio, Catanzariti Alessandra, Chiavetta Elena, Delle Cave Benedetta, Gilardini Fabiana, Lomurno Maria, Luneville Eleonora, Lutri Chiara, Malavasi Giulia, Mancino Marzia, Mandolfo Achille, Martini Duccio Lorenzo, Meschini Simone, Nardi Teresa, Pagano Rossella, Palazzolo Giuseppe, Pantone Eliseo, Ricci Gioia, Sassi Tommaso, Scollo Daniele, Terranegra Francesco, Valeri PrincipeCollaborazione di Paola MaffiolettiCompagnia Fondamenta Scuola di Teatro

Note: I giovani allievi del terzo anno della Scuola di Teatro Fondamenta vanno in scena con uno spettacolo corale costruito per loro e da loro in memoria di Pier Paolo Pasolini e della sua opera poetica. La visione della sua presenza passa per una via remota, laterale: è il ricordo dell’Orestea di Eschilo, tradotta da Pier Paolo Pasolini per Vittorio Gassman al Teatro Antico di Siracusa nel maggio 1960. Di Pasolini manca la voce, manca l’occhio scandaloso, il pensiero critico e sottile; mancano la poesia di opposizione e la testimonianza coraggiosa. Oggi, molti anni dopo, dei giovani attori di un teatro civile vanno in scena come solitari e coraggiosi cavalieri al galoppo: vogliono essere visti, ascoltati, capiti. Sperano che il pensiero dei loro spettatori – anche di uno solo di loro – resti intrappolato dentro questa serata come dentro a un’avventura paurosa e buffa, portandoli magari alla scoperta che essa parla anche di loro.

Spettacolo creato in esclusiva per Teatro Antico – 22 – 23 - 24 luglio, ore 19.30 MOSTELLARIA, LA COMMEDIA DEL FANTASMA di T.M.Plauto

Regia: GIANCARLO SAMMARTANO Con: Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Parrella, Andrea PuglisiScene e costumi: Daniela CatoneMusiche: Stefano Marcucci Maschere: Giancarlo Santelli Produzione: Fondamenta Teatro e Teatri

Note: La commedia del fantasma ripropone l’eterno scontro tra servi e padroni, tra vecchi e giovani. L’intreccio si complica per via di una casa infestata da un fantasma, di un usuraio che reclama un prestito speso in bagordi, di una casa acquistata da chi però non l’ha mai venduta. Inganni, sorprese, trabocchetti e, come sempre, quel lieto fine immancabile che la finzione teatrale può sempre permettersi. Questa compagnia, in grado di farsi letteralmente in quattro, vuole riportare, con scrupolo filologico e libertà di pensiero, il teatro plautino alla dimensione originaria, restituendo ad esso il divertimento degli intrecci, delle situazioni, dei caratteri e degli scontri verbali insieme al valore di esperienza conoscitiva nei confronti della società.

Lunedì 18 luglio 2016

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