Redazione Online
L'Associazione Culturale Salviamo il Castello di Calatubo commenta così la giornata di domenica scorsa: «Domenica scorsa, dopo centinaia e migliaia di anni, il Castello è ritornato a rivivere e insieme a lui tanti personaggi che diedero nel tempo protagonismo a questo ancestrale luogo. Ibn Idrisi, i Baroni de Ballis, Donna Gaetana, le anime del luogo, il piccolo Re biddicchiu a cui l'artista ha dedicato una toccante ninna nanna per tranquillizzare lo sfortunato bambino e calmare la sua perenne richiesta di aiuto, un povero bambino che ha pagato con la vita la colpa di essere figlio di un Re e ancora: la baronessa di Carini, Il leggendario Cola Pesce, la grandissima Rosa Balistreri. A Calatubo domenica il tempo si è fermato invertendo il suo moto verso una frequenza invisibile, ma tangibile e carica nell'atmosfera che ci circondava e nelle parole profonde della cantastorie che ha saputo calarsi e cogliere quel messaggio che ogni singola pietra grida da Calatubo. Grazie Sara Cappello a nome di tutta la nostra Associazione e di quanti con la loro presenza hanno dimostrato di avere a cuore le sorti del Castello».
Mercoledì 15 giugno 2016
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