Partinico | cambiamo partinico sulla questione rifiuti

Rifiuti: Cambiamo Partinico presenterà esposto

La dura critica del gruppo consiliare

Il comunicato stampa del gruppo consiliare Cambiamo Partinico sulla questione rifiuti

di Salvo Ferrara

Rifiuti in fiamme
Rifiuti in fiamme

Il gruppo consiliare Cambiamo Partinico composto da Valentina Speciale, Gianluca Ricupati Giovanni Billeci interviene sulla questione rifiuti, anticipando che presenterà un esposto sia alla Procura della Repubblica sia alla Corte dei Conti per informare le autorità delle gravi responsabilità in capo agli amministratori del Comune di Partinico. Ecco il comunicato stampa integrale: 

Partinico vive, ormai come se fosse normalità, in una perenne emergenza igienico-sanitaria causata da una pessima gestione della raccolta dei rifiuti. Ci preme sottolineare che, al di là dell’ultima crisi legata alla paralisi del sistema delle discariche (per lo più private) addebitabile al governo regionale, mentre i paesi limitrofi provano a voltare pagina con amministratori impegnati incessantemente per risolvere i problemi che la gestione fallimentare dell'Ato ancora causa, talvolta riuscendo non solo a far fronte alla crisi (che già è un notevole passo in avanti rispetto alla nostra situazione) ma anche a far diventare la raccolta differenziata una realtà dai risultati anche sorprendenti, Partinico con i suoi pessimi amministratori rimane all'anno zero. Stupisce leggere le dichiarazioni del sindaco Salvo Lo Biundo che a mezzo stampa si vanta del suo impegno in qualità di vicepresidente dell'Anci Sicilia con delega all'ambiente. Rimaniamo basiti perché proprio lui, che non ha mai mosso un dito per risolvere la crisi rifiuti nella propria città, proprio lui che in otto anni di sindacatura si è distinto per le discariche a cielo aperto in ogni parte della città, il verde pubblico completamente abbandonato a se stesso e l'aver vessato i cittadini con una tassa sui rifiuti tra le più alte in Italia, proprio lui oggi abbia il coraggio di ergersi a paladino in difesa dell'ambiente e dei cittadini. Lo Biundo afferma che la presunta soluzione individuata [dalla Regione] è l'ennesima dimostrazione di una mancanza di visione strategica nella gestione dei rifiuti in Sicilia, la riprova di un continuo tirare a campare in cui si rinvia il problema di qualche giorno perseverando nella logica di un insopportabile aggravio di costi a danno dei cittadini che pagano la Tari. Se si sostituisse la parola Sicilia con Partinico questa stessa affermazione descriverebbe perfettamente l'amministrazione Lo Biundo: la totale assenza di strategia e di programmazione nella gestione dei rifiuti; un continuo tirare a campare rinviando i problemi con un piano Aro che ancora non parte, perseverando nell'emergenza, favorendo i privati che sui rifiuti fanno affari; penalizza i cittadini, costretti a pagare tasse altissime per un servizio inesistente; causa danni gravissimi per la salute e l'ambiente. Possiamo allora dire che il sindaco Lo Biundo, finalmente, ha fatto un esame di coscienza e ha deciso di farsi da parte come primo gesto di amore nei confronti della sua città? Macchè! Lo Biundo, evidentemente, non ha nessuna intenzione di lasciare la poltrona di sindaco, almeno fino a quando non avrà trovato un altro approdo sicuro. Le dichiarazioni che leggiamo ne sono la dimostrazione: il sindaco è impegnato unicamente a salvaguardare la propria carriera personale, facendo il ruffiano a destra e a manca cercando a tutti i costi di mantenere un ruolo e non scomparire definitivamente dalla scena politica dopo questo suo ultimo mandato. In tutto questo Partinico rimane abbandonata a se stessa, con tutta la giunta e la maggioranza consiliare schierata a sorvegliare il bottino - o quel poco che ne rimane, comunque quel tanto che basta per qualche clientela e favore da concedere in vista delle prossime elezioni. La situazione è insostenibile, così come lo è l'immobilismo di una amministrazione che causa l'aumento dei costi e dei disservizi. Per questi motivi, nei prossimi giorni, presenteremo un esposto sia alla Procura della Repubblica sia alla Corte dei Conti per informare le autorità delle gravi responsabilità in capo agli amministratori del nostro Comune.

Lunedì 13 giugno 2016