di Salvo Ferrara
Torna l'appuntamento con la rubrica Aperitivo Con..., le nostre interviste a 360 gradi. Oggi, per il sedicesimo numero della nostra terza edizione, vi vogliamo far conoscere meglio il maestro alcamese Vito Fulco, pittore su vetro alla maniera dei pincisanti.
Raccontaci la genesi del tuo percorso artistico, come nasce il tutto? Ventisei anni fa davanti alle vetrine di un antiquario alcamese vedevo questi dipinti antichi e me ne sono innamorato. Siccome in me c'era una predisposizione un pò artistica ho provato a riproporli e da lì è nata tutta la mia storia.
Quale ritieni sia stata la più grande soddisfazione della tua carriera? Sicuramente la mostra che ho fatto a Tusa è stata la mostra culturale più bella che ho fatto. Ho esposto le mie opere presso la prestigiosa chiesa cinquecentesca Santa Maria delle Palate, una chiesa sconsacrata adibita a mostre. La mostra di Tusa ha avuto anche un catalogo contenente le foto dei vetri esposti. Una grande soddisfazione. Poi ho esposto a Lipari, una bella mostra anche lì anche se più commerciale.
A quale opera ti reputi maggiormente legato? Mi sento più legato alla Sacra Conversazione a sette santi. Una raffigurazione di una sacra famiglia e attorno abbiamo San Francesco di Paola, Santa Rosalia, Sant'Anna e San Gioacchino. Questa è l'opera più particolare nella pittura su vetro.
Di recente la mostra al Marconi con l'Associazione Pedagogia Olistica Siciliana, che esperienza è stata? Una bellissima esperienza. Penso sia andata molto bene, hanno partecipato molte persone. Sono anche venute le scolaresche. Vedevo questi ragazzi tredicenni e quattordicenni così interessati e pieni di passione e mi sembrava di rivivere la mia storia. Loro avevano l'età in cui io ho iniziato. Ho parlato un pò della pittura su vetro e spiegato le opere.
Progetti per il futuro o sogni nel cassetto? Mi piacerebbe esporre fuori dalla Sicilia. Ho anche avuto alcuni contatti con qualche museo, recentemente un direttore di un museo si è interessato ai miei lavori e mi ha chiesto materiale video e fotografico delle mie pitture su vetro per proiettarlo nel museo che dirige e poi si è interessato alla tecnica che utilizzo per dipingere.
Perché l'ultimo dei pincisanti? In Sicilia non conosco altre realtà, c'è qualcuno che fa qualcosa però non conosco i livelli. Da poco sono stato iscritto al R.E.I., Registro eredità immateriali della Regione Sicilia. Un riconoscimento che si dà a persone detentrici di qualche arte o di qualcosa ormai scomparsa.
Giovedì 23 giugno 2016
© Riproduzione riservata
2213 visualizzazioni