di Salvo Ferrara
Al via il countdown per le amministrative alcamesi. Entriamo nell’ultima settimana, quella che ci porterà al voto di domenica 5 giugno. Dopo l’esperienza maturata come movimento d’opposizione, Alcamo Bene Comune prova a prendersi la città e, soprattutto, la rivincita visto l’esito delle ultime elezioni. Gli orange boys alcamesi propongono Sebastiano Dara, consigliere comunale uscente, come candidato alla carica di primo cittadino e si presentano alle elezioni con due liste, ABC e Alcamo Cambierà. Oggi, ai microfoni della nostra redazione, parla Mauro Ruisi, elemento di spicco di ABC fin dalla sua fondazione, consigliere comunale uscente e assessore designato da Dara in caso di vittoria. Ecco di seguito l’intervista:
Come ritieni sia cambiato il movimento Alcamo Bene Comune in questi anni dopo quella sconfitta elettorale?
Dopo l’esperienza in Consiglio Comunale fatta all’opposizione della Giunta Bonventre, il nostro movimento ha mantenuto l’entusiasmo che ci ha contraddistinto fin dall’inizio della nostra avventura aggiungendo la conoscenza precisa delle grandi criticità in cui versa la nostra città. Ciò ci ha consentito di maturare un bagaglio di conoscenze indispensabili per tentare di invertire la rotta e portare il nostro Comune ad una gestione più sana e più vicina alle reali esigenze dei cittadini. L’ingiusta sconfitta elettorale, dopo l’inevitabile delusione, ci ha successivamente dato la carica per continuare il nostro impegno politico ancora più consapevoli del dovere di rappresentanza di tutta quella grande fetta di cittadinanza che vuole il vero cambiamento nella nostra città.
Si riscontra a tuo avviso una crescita delle adesioni spontanee da parte della gente?
Assolutamente si. Tanta gente che rifiuta la logica dei grandi partiti e dei movimenti nazionali con regole imposte dall’alto ha recentemente aderito al nostro movimento ritenendo il nostro un progetto maturo proprio perché coerente con l’impegno che avevamo assunto verso la città nel 2012. In tanti fra nostri avversari politici credevano che ABC si sarebbe sciolta come neve al sole subito dopo le elezioni comunali ed invece abbiamo dimostrato che si può fare politica partendo dal basso: senza santi in paradiso, senza onorevoli e senza i partiti. Oggi, forti dell’esperienza compiuta in consiglio comunale, la nostra proposta politica è forte, matura e credibile. Sono questi i motivi che spingono tante persone ad aderire al nostro movimento e a partecipare attivamente alla vita dello stesso.
Da cosa riparte ABC per provare a coronare il sogno di governare la città di Alcamo?
ABC riparte dalla competenza dei propri rappresentanti e dalla credibilità della propria proposta politica. Nessuna promessa di risoluzione immediata delle tante criticità della città, ma una precisa e consapevole programmazione che può portare, con impegno e tanto lavoro, al miglioramento concreto e duraturo della vita della nostra città. Il nostro programma elettorale non è un libro dei sogni ma un insieme di proposte realizzabili partorite da oltre 100 cittadini che liberamente hanno partecipato alla redazione dello stesso, ciascuno per la propria area di competenza, rendendo alla città un lavoro partecipato, condiviso e concreto. Ovvio che oltre dall’esperienza maturata, ABC continua ad essere alimentata dal grande entusiasmo che mettono i giovani e meno giovani che hanno deciso di condividere la nostra causa.
Cosa ne pensi del fatto che ad Alcamo si siano espressi ben otto candidati a sindaco?
Credo che sia conseguenza del grande lavoro fatto da ABC nel 2012. Alle scorse amministrative un gruppo di ragazzi ha osato sfidare il muro compatto della politica locale raccogliendo, in tempi non sospetti, il grido di sofferenza e di voglia di cambiamento di una intera città. Oggi quel muro è crollato grazie al coraggio e al lavoro del nostro movimento e c’è una città da ricostruire. Questo fatto ha apparentemente generato una grande frammentazione nella politica locale ma in realtà, a ben vedere, coloro che hanno partecipato alla vita politica della nostra città negli ultimi 25 anni si ripropongono nuovamente questa volta non in modo compatto ma ciascuno per conto proprio. Noi crediamo che, al di là dell’elevato numero di candidati sindaco, anche questa volta la città sia chiamata a scegliere se mantenere e confermare la vecchia classe politica o cambiarla definitivamente per scrivere una nuova pagina della storia della nostra città.
Quali sono a tuo avviso le priorità per questa città?
Innanzi tutto Alcamo deve ritornare a sorridere. La nostra città è intristita dai tanti (troppi) scandali giudiziari che hanno visto coinvolti fra i più importanti politici locali. Bisogna creare una nuova classe politica, seria e competente, capace di riaccendere l’orgoglio cittadino e dimenticare questi tristi fatti. Posto ciò, la città deve ripartire dalle sue certezze che sono da sempre l’agricoltura e l’artigianato. Il Comune dovrà valorizzare entrambe favorendo ogni iniziativa che possa incentivare e favorire lo sviluppo di questo grande patrimonio di competenze che in tanti ci invidiano. Dovrà rivedersi anche il funzionamento della macchina amministrativa: dalla riorganizzazione operativa di ogni settore fino ad arrivare alla distribuzione dei premi di produttività che saranno riconosciuti solo al raggiungimento di reali obiettivi stabiliti all’inizio di ciascuno anno. Ma soprattutto Alcamo dovrà ripartire da un nuovo modo di fare politica che mette al centro esclusivamente l’interesse della città. Sarà questa il vero cambiamento che consentirà di affrontare ogni difficoltà – a partire dalla critica situazione finanziaria – che ad oggi attanaglia la nostra città.
Lunedì 30 maggio 2016
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