di Riceviamo e pubblichiamo: Francesco Lombardino
La Tonnara di San Vito Lo Capo è situata all'estremità occidentale del Golfo di Castellamare, nel Golfo del Firriato e venne denominata Tonnara del Secco per il basso fondale a ridosso del Monte Monaco. La Tonnara del Secco entra ufficialmente in funzione nel 1412, a seguito dell'autorizzazione concessa dal Re Ferdinando che permise la pesca del tonno nel mare Sanvitese. Le reti venivano calate vicino la riva e pescavano i tonni provenienti da levante che costeggiavano Castellammare del Golfo e l' attuale Riserva dello Zingaro. Nel 1860 Camillo Benso Conte di Cavour espropria i beni religiosi e nel 1865 la Tonnara del Secco fu posta in vendita all' asta ed acquistata nel 1872 dal Cav. Vito Foderà il quale possedeva già la Tonnara Magazzinazzi di Castellamare. Nello stesso anno inizia la costruzione dello stabilimento per la lavorazione dei tonni, viene ingrandito l'orginale caseggiato e viene costruito il grande giardino retrostante e la terrazza antistante. Grazie a Vito Foderà inizia il periodo più florido della tonnara, i tonni lavorati venivano venduti oltre che in Sicilia anche Livorno, Napoli e La Spezia. Nel 1911 alla morte del Cav. Vito Foderà tutti i beni passarono nelle mani del figlio e di un fratello, nel 1914 venne chiusa l'attività conserviera dello stabilimento ed i macchinari vennero trasferiti altrove. Dal 1920 al 1929 la tonnara venne gestita da affittuari tra i quali i fratelli Monticciolo. Nell'autunno del 1929 a mezzo di un compromesso con il pagamento di un acconto di Lire 70.000 e con l'impegno di pagare il saldo del prezzo di Lire 400.000 alla stipula dell'atto la Tonnara del Secco venne ceduta in proprietà ai fratelli Giovanni e Giuseppe Plaja di Castellammare del Golfo. Nel 1965 dopo alcune mattanze negative la famiglia Plaja chiuse la tonnara. La mancata pesca, i costi sempre più in aumento della mano d'opera e degli oneri sociali, pongono fine all'esercizio di una tonnara che segnò la fortuna di un uomo, Vito Foderà, e che dal 1930 al 1959 contribuì a dar vita e prestigio alle nostre famiglie Chiudendo i locali oggi 26 Giugno 1965 (Le considerazioni di Michelangelo Plaja scritte sul diario della campagna di pesca del 1965) La Tonnara del Secco è un esempio di archeologia industriale, un posto unico e bellissimo che il tempo logora inesorabilmente essendo oggi purtroppo in stato di assoluto abbandono. Per votare vai su: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/12981
Sabato 18 giugno 2016
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